Ramiro Arrue
Ramiro Arrue, lavoratore con un'abnegazione senza limiti, ha rappresentato umilmente e senza sosta il Paese Basco in un modo figurativo dove si mescolano alcune tecniche pitturali delle avanguardie frequentate durante la sua formazione parigina.
Le sue composizioni formano delle vere e proprie architetture che guidano l'occhio e ci portano al centro di un universo dai paesaggi inanimati ma addomesticati, dai personaggi attivi ma con lo sguardo assente...
Ne emana una serenità colorata di mistero dove il gesto è nobilitato, dove i cieli sembrano più vivi dei personaggi, dove la Rhune riappare di opera in opera, come una presenza benevola.
1892 Nascita il 20 maggio, ad Abondo (Spagna)
1907-1917 Formazione artistica a Parigi
1917 Apertura dello studio a Ciboure, di fronte a Saint-Jean-de-Luz
1923 Fondazione del Museo Basco di Bayonne
Partecipazione al gruppo "I nove"
1925 Medaglia d'oro alla Mostra Internazionale delle Arti decorative di Parigi
Membro onorario di "The Faculty of Arts" di Londra
1926 Illustrazioni per "Il matrimonio Basco" (Francis Jammes)
1927 Illustrazioni per "Ramuntcho" (Pierre Loti)
1928 Viaggio in America latina
1929 Matrimonio con Suzanne Blanché
1943 Permanenza di un mese nella prigione di Saint-Jean-Pied-de-Port, dopo un controllo di identità
1965 Primo premio della mostra della città di San Sebastian
1971 Morte il 3 aprile a Saint-Jean-de-Luz